Ufficio Stampa Regionale
23/01/2023 Allenare l'azzurro, Rossella Ferro e Giuseppe Amorosa orgoglio del Molise al Salone d'Onore del Coni
C’era anche tanto Molise questa mattina a Roma presso il Salone d’Onore del Coni dove – per iniziativa del numero uno nazionale della Federbasket Gianni Petrucci con il sostegno anche di Federcalcio, Federvolley e Federnuoto – si sono ritrovati per un seminario-conferenza dal titolo ‘Allenare l’azzurro’ i quattro commissari tecnici delle nazionali maschili delle quattro principali discipline di squadra, ossia Roberto Mancini (calcio), Gianmarco Pozzecco (pallacanestro), Ferdinando De Giorgi (pallavolo) e Sandro Campagna (pallanuoto).

In sala – nella casa comune dello sport nazionale – il consigliere federale Rossella Ferro ed il numero uno della Fip Molise Giuseppe Amorosa.

«Sono stata felice di prendere parte a questo evento che ha avuto grande riscontro. La sala era piena, segnale della grande adesione all’idea di trovarsi di fronte i quattro tecnici delle discipline di punta a livello di squadra, capaci di regalare all’Italia dello sport soddisfazioni in serie, come testimoniato anche da delle slide trasmesse all’inizio dell’evento», ha affermato il direttore generale di Magnolia nel bureau della Federbasket.

«A mio avviso – le ha fatto eco Amorosa – la circostanza per cui il presidente Petrucci abbia voluto coinvolgere, in questa iniziativa, sia i consiglieri federali che i vertici dei comitati componenti della consulta ha rappresentato una scelta felice di condivisione e crescita».

Con moderatore il segretario generale del Coni Carlo Mornati, sul fronte degli interventi di saluto, c’è stato spazio per le considerazioni del numero uno della Federbasket Gianni Petrucci, per quelle del vertice del movimento olimpico nazionale Giovanni Malagò e per i pensieri del ministro dello sport Andrea Abodi.

«Sono stati affrontati – ha aggiunto Rossella Ferro – in maniera concreta e diretta temi come quelli legati al coaching (la capacità di allenare, ndr), nonché all’approccio da tenere nel vestire l’azzurro, occasione di soddisfazione ed orgoglio. Tutti e quattro i tecnici, peraltro, hanno condiviso idea che queste nuove generazioni, rispetto alle loro quando sono stati impegnati da atleti, sono per certi versi più fragili e perciò c’è bisogno di trainer e staff tecnici allargati che lavorino per costruire un’atmosfera da famiglia in quelli che sono ritiri di lungo tempo, così da far sì che i giovani possano vivere l’esperienza con un clima sereno, quasi familiari anche perché i giovani, attualmente, sono un po’ meno inclini a gestire l’ansia da prestazione e, pertanto, l’empatia può rappresentare un’ottima chiave di volta».

«Peraltro – ha spiegato Amorosa – il puntare sui giovani è a tutti gli effetti una necessità. Come hanno sottolineato i quattro cittì un ragazzo ai 18 anni è ora fisicamente pronto per supportare i carichi di lavori di simili espeienze nelle nazionali senior. Ed è per questo che occorre guardare con maggiore attenzione sui vivai, dando fiducia ed un’opportunità ai talenti».

Come, del resto, insegnato da De Giorgi con l’Italvolley maschile, capace col nuovo ciclo di centrare nell’arco di un anno Europei e Mondiali.
Infine, Rossella Ferro ha voluto prendere a spunto alcune considerazioni del ministro Abodi: «Un intervento magistrale il suo – ha rammentato – incentrato sul concetto di sport come portatore di valore da promuovere appieno sin dalla più giovane età».